Recensioni | |
EVERY DOG HAS IS SAY di Edward Antony Piccola perla da “collezionista”,pubblicato nel 1947 a New York ,vi sono
27 razze ( per quelle da pastore hanno scelto il collie) magistralmente
disegnate da Morgan Dennis dove i cani si presentano al lettore raccontandosi
nei pregi e nelle attitudini della propria razza. L’ultimo è il
“mixed breed”, il meticcio…anche lui ha la sua da dire! I testi e i disegni
apparvero la prima volta in “Woman’s Home Companion”, una rubrica all’interno
di una rivista femminile americana; in seguito furono raccolti in questo
libro. |
|
LES BERGERS BELGES Di André Varlet e Philippe De Wailly Un testo che non può mancare agli appassionati del malinois da
lavoro, poichè questa varietà è qui ampiamente trattata,
anche con un’interessante intervista ad André Noel, noto e prestigioso
allevatore (Noaillerie) di malinois campioni di ring nei passati anni.
Interessante l’ottavo capitolo che tratta dell’attitudine al lavoro del
cane da pastore belga. All’interno alcune foto di personaggi famosi ed
il loro malinois (Johnny Holliday,Alain Delon, Guy Marchand…) |
|
L’EDUCAZIONE
DEL PASTORE TEDESCO Un testo fresco di stampa (fine ottobre 2006) e di contenuti.
Inizia trattando delle origini e dell’evoluzione del cane ed approfondisce
–con tematiche etologiche- lo sviluppo della maturazione comportamentale
del cucciolo con particolare attenzione a quel delicato passaggio che
è l’inserimento del cucciolo dall’allevamento alla nuova famiglia. |
|
DOGS Foto di Yann Arthus-Bertrand Un tascabile “cult” che raccoglie le splendide foto di Yann Arthus Bertrand,
fatte in studio,di una moltitudine di cani di razza con i proprietari.Il
malinois è rappresentato da Barox du Mas de Lavandes in braccio
a Guy Lamotte…il tervueren è Elda du Bois de Tot con 4 cuccioli
intorno alla proprietaria Chantal Juannet. |
|
IL RACCONTO D’INVERNO di William Shakespeare “A Winter’s Tale”:uno degli ultimi drammi di Shakespeare, ( quelli ,
secondo gli studiosi, chiamati “romances”) è una fiaba-commedia
adatta alle lunghe serate d’inverno. I temi trattati sono la perdita e
il ritrovamento, la riconciliazione ed il perdono. Una storia un po’ malinconica
e commuovente ma che fa anche ridere; e alla fine tutti i personaggi si
riconoscono più maturi ed arricchiti in introspezione ed autostima.
La fiaba, come il sogno, mescola il simbolico con il quotidiano…ed è
assai piacevole alleggerirsi leggendo questa deliziosa commedia del teatro
elisabettiano, magari davanti al camino, accarezzando la testa del proprio
cane e meditando sulle complicazioni che ci procurano le varie passioni
come invidia, orgoglio, gelosia, amore… |
|
© DAL 2001 AD OGGI - La Maschera di Ferro |